Partiamo dalla premessa che, come
Freud ha dimostrato,
la vita psichica dell'essere umano è intessuta dal sistema delle pulsioni e non da quello biologico. E' sostenuta - per dirla con
Lacan - da quell'apparato di montaggio e smontaggio delle pulsioni che "rende la sessualità partecipe dell'intera vita psichica del soggetto", e non dalla logica evolutiva della
biologia.
In altre parole, le
pulsioni, in quanto
forze al limite tra il somatico e lo psichico
-
come le definisce Freud - entrano nella
catena significante
investendo lo psichico del sessuale. Di conseguenza, possiamo dire che, sostanzialmente, lo psichismo è il sessuale, ovvero non può esistere
azione o funzione psichica che non sia contaminata dal
sessuale, come, d'altra parte, non può esistere
atto sessuale che non sia anche
azione psichica. Con la
psicoanalisi freudiana cade l'antinomia tra psiche e sesso: non può più reggersi, se non nell'immaginario, il dualismo tra fenomeno psichico puro, da una parte, e sessualità solo animale dall'altra. Una manifestazione psichica che sia solo psichica e un'azione sessuale che sia solo sessuale sono astrazioni immaginarie, poiché, nel soggetto,
vita psichica e vitta sessuale sono irrimediabilmente embricate l'una nell'altra e non possono disgiungersi.
Se dunque sono le pulsioni a dominare e annodare vita psichica e vita sessuale - la vita psichica essendo, negli umani, dominata dal sesso e non dalla biologia cerebrale e quella sessuale dallo psichico e non dall'istinto - l'essere umano è di conseguenza impossibilitato a raggiungere la propria soddisfazione poiché la pulsione - questa la scoperta freudiana - è strutturalmente insoddisfatta poiché l'oggetto del soddisfacimento pulsionale è l'oggetto perduto. A differenza dell'oggetto del desiderio, che è l'oggetto mancante, quello della pulsione è l'oggetto perduto. Il primo sta dal lato della madre, del corpo della madre, il secondo dal lato del bambino, del corpo del bambino.
La pulsione non può trovare dunque la propria soddisfazione, se non parzialmente, ed è per questo destinata a "soddisfarsi della sua stessa insoddisfazione", come infatti avviene quando essa prende la via della
sublimazione.
Vale a dire che la pulsione, ricercando un oggetto che non può mai essere ritrovato, non può smettere di continuare a cercarlo.
La pulsione si soddisfa quindi della sua stessa insoddisfazione e della ripetizione cui è costretta e a cui costringe il soggetto. La soddisfazione pulsionale nell'insoddisfazione stessa e nella ripetizione è il
godimento al quale non ci si può sottrarre: è il godimento senza oggetto, il
godimento autistico del soggetto.
Possiamo dire che la pulsione è ciò che si ripete, è ciò che si soddisfa della ripetizione infinita del suo giro intorno ad un oggetto che non c'è, intorno ad un vuoto.
La condizione umana, pertanto, è quella condizione in cui soddisfazione e insoddisfazione non sono in opposizione, ma coesistono, coesistono strutturalmente, nel senso che è impossibile disgiungerle, è impossibile distinguerle, come invece si propongono il sistema delle filosofie e le religioni.
Ciò rende ragione del fatto che, come Freud aveva capito,
l'uomo è destinato a sopportare la coesistenza di due condizioni classicamente considerate antinomiche e incompatibili tra di loro: psiche e sesso, soddisfazione e insoddisfazione pulsionali.
Ora, è proprio
la struttura irriducibilmente antinomica e contraddittoria del soggetto a renderlo, non solo costituzionalmente insoddisfatto, ma anche esposto, in molti casi, e per vari motivi propri della singolarità di ciascuno, ad avvertire come non più sopportabile l'indistinguibilità della soddisfazione dalla insoddisfazione. E' in questo caso che il soggetto può arrivare a quel "troppo di sofferenza", a quel "trop de mal", come dice Lacan, tale da spingerlo a chiedere l'aiuto di uno psicoanalista.
Ecco a cosa serve un'analisi, ad aiutare il soggetto a ritrovare la possibilità di stare meglio pur nella propria irriducibile insoddisfazione, a rendere più sopportabile l'irriducibile indistinguibilità tra soddisfazione e insoddisfazione, tra vita psichica e vita sessuale.
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